Che cos’è il mindset? Perché è importante conoscerlo e utilizzarlo

Che cos'è il mindset e perché è importante conoscerlo e utilizzarlo

Che cos’è il Mindset? Il Mindset è un atteggiamento che si riflette nel modo in cui comprendiamo e reagiamo ad ogni situazione, sia nella sfera privata che professionale. È la mentalità che influenza il nostro pensiero. Scopriamo cos’è e perché sta alla base del nostro successo o del nostro fallimento.

Fin dai tempi antichi è stato evidente che noi rappresentanti del genere umano non siamo tutti uguali. Alcuni studiosi hanno pensato che le differenze fossero dovute alla nostra struttura fisica e cerebrale ed altri non hanno trascurato il patrimonio genetico.

Ancora non è chiaro quale sia il motivo di questa diversità. È però accettato da tutti che siamo dissimili nel nostro modo di ragionare.

Ad esempio, tutti noi ci ricordiamo delle diverse reazioni da parte dei nostri compagni di scuola al 4 meno preso all’interrogazione di matematica.

Alcuni di loro erano meravigliati che il professore avesse scoperto una loro lacuna, e li avesse spinti così ad approfondire per rimediare nella prossima interrogazione. Altri, invece, preso lo stesso voto e con lo stesso atteggiamento del professore, reagivano con forte rabbia sia contro sé stessi, dicendo di non essere buoni a nulla, sia contro il professore, asserendo che lui avesse manifestato eccessiva rigidità e che gli avesse dato un voto troppo basso.

QUALI TIPI DI MINDSET ESISTONO?

Mindset statico e mindset dinamico

La Professoressa Carol Dweck, nei suoi studi su giovanissimi alunni, ha invece scoperto che le credenze che adottiamo riguardo a noi stessi influenzano profondamente il modo in cui gestiamo la nostra vita. Ciò significa che l’atteggiamento mentaleil nostro modo di ragionare, ossia il mindset, influisce notevolmente sul modo in cui noi gestiamo la nostra vita.

Lei ha identificato che esistono due mindset:

1) mindset statico (mentalità fissa): caratteristica delle persone che credono che “le loro qualità siano scolpite nella pietra”. Le persone che hanno questo modo di ragionare credono che noi tutti siamo nati con alcune caratteristiche e competenze che sono fisse: o le hai oppure non le hai… e non puoi far nulla per cambiarle;

2) mindset dinamico (mentalità dinamica): si fonda sulla convinzione che le qualità di base possono essere coltivate con l’impegno. Chi ha questa mentalità è convinto che ognuno ha attitudini e competenze che possono essere modificate, accresciute, ampliate attraverso l’applicazione e l’esperienza.

Questi due atteggiamenti hanno conseguenze importanti.

Le persone con il mindset statico sono costrette a dimostrare in continuo a sé stessi e agli altri che sono realmente in possesso di qualità specifiche. Ad esempio: se credono di essere intelligenti, lo dichiarano in continuo e sprecano tempo ed energie soprattutto per dimostrarlo.

Chi ha il mindset dinamico, invece, non ha alcun interesse a provare alcunché. È rivolto al mettersi alla prova per migliorare sé stesso, cioè per implementare le proprie capacità.

Nel caso in cui qualche momento della vita non vada secondo le attese, chi ha la mentalità statica si accusa di essere un incapace, uno sprovveduto, ed attribuisce il tutto ad entità molto vaghe, come ad esempio al fato avverso e alle forze occulte e misteriose. Invece, nella stessa situazione, gli altri considerano questo momento come un utile opportunità di verifica e di miglioramento, valutando con attenzione soprattutto su quale aspetto porre la propria concentrazione.

È chiaro da quanto appena detto che chi ha il mindset dinamico ha una passione per l’apprendimento piuttosto che una fame di approvazione, che è tipica dell’altra mentalità.

Sono utili alcune precisazioni. Chi ha la mentalità dinamica non è un’ottimista o pratica il pensiero flessibile, ma usa in modo corretto lo sforzo e la verifica. Non è sufficiente abbracciare la mentalità dinamica e credere che ad essa seguano facilmente cose buone. Con questo mindset è solamente più probabile che si possano raggiungere gli obiettivi prefissati, non dimenticando di fare verifiche periodiche di quanto fatto e di quanto ancora ci sia da fare per proseguire per la strada prestabilita.

Ti ricordo un altro aspetto peculiare. Chi ha la mentalità statica difficilmente è emotivamente coinvolto nel suo operare, per cui trascura facilmente le attività riducendo la propria motivazione. Viceversa, nella mentalità dinamica è insita anche la forte passione per il proprio lavoro, ciò rende più facile trasformare le proprie azioni in buone abitudini.

Un nuovo mindset porta a nuovi risultati

Simile a quello della Prof.ssa Carol Dweck, ci sono i due tipi di mindset indicati da Simon Sinek.

Chi ha la convinzione di stare in un gioco finito (mindset finito) e chi di stare in un gioco infinito (mindset infinito).

Il primo è costituito da regole fisse ed un obiettivo concordato (il punteggio, i goal, i tempi ecc.) che, una volta raggiunto, pone fine al gioco. I giocatori sono facilmente identificabili e divisibili in squadre e/o in squadre avversarie, il tempo è definito, e vengono decretati un vincitore ed un perdente. Il gioco infinito è invece giocato da giocatori sia conosciuti che sconosciuti, non ha regole precise o concordate, e all’interno di questa situazione con contorni così ampi, i giocatori possono agire come credono.

Chi ha un mindset finito, peraltro assimilabile a quello statico, parla con più facilità di vittoria e di sconfitta, di risultati invincibili ed inarrivabili. Vuole raggiungere a qualunque costo gli obiettivi personali e professionali, rivolgendo pochissima attenzione alle eventuali ripercussioni negative che ciò potrebbe determinare su altri. Vive tutta l’attività come una battaglia che deve essere vinta. Questa spinta corrode la fiducia interpersonale in ambito sia familiare che professionale, e riduce drasticamente la cooperazione e l’innovazione. Egli non ama le sorprese e qualsiasi forma di innovazione avanzata. Ogni risultato scarso è una battaglia persa che suscita l’idea di stare sull’orlo di un baratro.

Chi ha un mindset infinito (simile a quello dinamico) agisce in modo da permettere a tutti coloro che sono a loro contatto (appartenenti alla sfera personale, sociale e professionale) di contribuire ad una crescita comune, sviluppando conseguentemente una società migliore. Accolgono con gioia le sorprese e sono pronti ad apprendere e a migliorare. Abbracciano la libertà insita nel gioco infinito e sono aperti a qualsiasi possibilità possa mantenerli in partita.

Queste diverse forme di mindset esistono in ognuno di noi. In alcuni momenti ne usiamo di più uno, mentre in altri utilizziamo di più l’altro. Però, in ciascuno di noi, ne prevale sempre uno. È importante averne consapevolezza perché, come detto, le credenze che adottiamo riguardo a noi stessi influenzano profondamente il modo in cui gestiamo la nostra vita.

E tu a quale mindset appartieni? Sentiti libero di scrivere il tuo commento e condividi questo articolo con chi vuoi.

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