
Il canvas è uno strumento molto importante che aiuta a ridurre la complessità e le difficoltà. È particolarmente utile nel momento che stiamo vivendo, caratterizzato da grandi cambiamenti e forti stimoli.
Con la parola canvas si è soliti indicare una tela o un canovaccio utilizzati per dipingere.In un altro contesto, quello che più ci interessa, il canvas rappresenta un foglio bianco, spesso di grandi dimensioni, o una lavagna, in cui si visualizza un percorso ben definito su cui applicare degli stickers (piccoli foglietti di carta adesiva). Ciascun sticker, che contiene un’idea o un pensiero, viene inserito seguendo scrupolosamente le indicazioni dettate dallo stesso percorso. Alla fine, il concetto di canvas e di percorso vanno a coincidere, creando un prezioso strumento visivo (ossia una struttura che fornisce strumenti per facilitare e velocizzare il lavoro di chi lo utilizza) che permette di avere uno sguardo sistemico sull’ambiente e sul problema, consentendo così un più veloce reperimento di un prototipo di soluzione.
IL CANVAS E I SUOI VANTAGGI
La modalità visiva, nel tempo, è passata dall’ambito personale al professionale ed aziendale.
I canvas mostrano visivamente le potenziali interconnessioni dei diversi elementi che costituiscono il percorso su cui stiamo lavorando. In esso si possono rappresentare degli aspetti aziendali o delle attività da compiere. Alcuni utilizzano delle immagini ricavate dal Sistema Gestione Qualità, mentre moltissimi altri delle immagini del tutto nuove ed originali.
Due sono le modalità con cui i canvas possono essere compilati:
- una più tradizionale che prevede l’utilizzo di carta e penna;
- un’altra più tecnologica attraverso l’uso di lavagne interattive, come ad esempio Miro, Google Jamboard o Mural.
Il vantaggio dei canvas è dato dalla peculiare comunicazione interpersonale: circolare, partecipativa e coinvolgente. È, infatti, uno strumento caratteristico usato nella comunicazione interpersonale scritta. La comunicazione, quindi, avviene tra tutti in modo diretto, fluido e circolare, passando dagli uni agli altri in modo scorrevole. È utile la partecipazione, di tutti per arrivare al pensiero collettivo che è superiore alla somma dei pensieri di ciascuno. Il coinvolgimento c’è, perché nasce in tutti il desiderio di partecipare. È indispensabile l’apporto di tutti.
I canvas, come li usiamo tutt’ora, sono nati dagli studi di Herbert Simon e David Kelley, padri del Design Thinking. Ed hanno avuto grande diffusione con gli scritti di Alexander Osterwalder, che creò il Value Proposition Canvas, sulla relazione prodotto/servizio-cliente, ed il Business Model Canvas che sintetizza le parti significative aziendali.
Attualmente ce ne sono di svariati tipi, utili per molti lati della vita personale, professionale ed aziendale. L’uso di questo tipo di strumento si sta diffondendo in parallelo all’espansione dell’Agile, dello Scrum, del Lean Thinking e Design Thinking, che sono framework utilizzati dai singoli o dalle aziende per guidare il cambiamento.

VEDIAMO BREVEMENTE QUESTI ULTIMI IN COSA CONSISTONO
L’Agile si fonda sulla continua sperimentazione e rivalutazione di un concetto, di un processo o di un prodotto, con lo scopo di ottenere risultati concreti.
Lo Scrum è un framework Agile che prevede la divisione del processo di gestione di un progetto in brevi cicli. Nello Scrum è fondamentale che la conoscenza derivi dalla sperimentazione e che le decisioni debbano essere prese sulla base di ciò che si conosce.
Il Lean Thinking si basa sul concetto di minimizzare gli sprechi sotto tutti gli aspetti, sia della vita personale che professionale, massimizzandone il valore al fine di puntare più all’ottimizzazione dell’organizzazione che all’efficacia.
Il Design Thinking è un approccio innovativo che si fonda sulla capacità di risolvere problemi, anche complessi, con efficacia e consapevolezza, utilizzando una gestione creativa e una visione d’insieme più aperta.
PERCHÉ È IMPORTANTE UTILIZZARE IL CANVAS?
Il canvas è uno strumento molto efficace se utilizzato con un mindset nuovo, meglio se quello aperto e creativo tipico del designer, e inserito in un metodo come ad esempio il Design Thinking, il Lean, l’Agile etc. … Questo perché sviluppa la creatività, la curiosità, consente di avere una visione d’insieme di ciò che si sta analizzando e permette di raggiungere alla migliore soluzione di un problema.