Quante volte nella vita ci è capitato di non essere d’accordo con un nostro amico a proposito di un’applicazione dello smartphone!
Tra colleghi, spesso, abbiamo dato interpretazioni del tutto differenti dei comportamenti dei nostri clienti!
Sullo stesso oggetto, infine, ciascuno di noi, in tempi diversi ha espresso dei giudizi differenti!
In tutte queste valutazioni c’è sempre un certo grado di errore.
Il rumore – come dice D. Kahnemann – è la variabile indesiderato e dilagante presente nei giudizi.
Facciamo un esempio: “l’economia nazionale è molto instabile”. Questa frase esprime un giudizio: una valutazione complessiva scaturita dall’integrazione informale di molte e varie informazioni. In ambito personale, sociale ed aziendale facciamo continuamente questo tipo di valutazioni che hanno ripercussioni sulla vita di ognuno di noi (Fig. 3).
I giudizi possono essere di due tipi: