Mindset che impediscono il cambiamento

Mindset che impediscono il cambiamento

Gli atteggiamenti mentali che rendono difficile la percezione del cambiamento intorno a noi e ci mantengono in una posizione immobile nella nostra vita personale e professionale sono detti MINDSET STATICI

 E’ importante conoscerli per poterli gestire. 

  • Rana bollita: è descritta in modo chiaro da Noam Chomsky. Metti una rana a contatto con l’acqua calda contenuta in una pentola e la vedrai saltare subito fuori. Viceversa, se nella stessa casseruola ci fosse l’acqua fredda, l’animale si troverebbe benissimo e non si accorgerebbe che a poco a poco il liquido va riscaldandosi; potrebbe, pure, godere del tepore.

Alla fine rimane del tutto cotta, quindi bollita!

Questo accade perché l’apparato interno della rana percepisce minacce alla sopravvivenza solamente se esse sono rapide ed improvvise. Reagisce prontamente a loro; di contro, non ha alcune capacità di risposta a cambiamenti lenti e graduali.

Nello stesso modo, noi umani rispondiamo subito ad un evento rapido e repentino …. mentre difficilmente percepiamo le trasformazioni fiacche, progressive e nascoste (Fig. 1)

Fig. 1 - rana bollita -
  • Learned Helplessness (senso di impotenza appreso): è un atteggiamento di immobilismo, a condizioni di sofferenza o disagio, che nasce a seguito di vani, seppur numerosi, tentativi di evitarle.

Ci troviamo in questa situazione, quando crediamo di non avere alcun controllo su ciò che ci sta succedendo ed iniziamo ad agire come se davvero fossimo incapaci di qualsiasi reazioni.

Alla fine accettiamo passivamente gli eventi anche se dolorosi (Fig. 2). 

Come dice M.Seligman, in tali situazioni si alterano anche le nostre capacità percettive ed incorriamo in tre differenti errori:

    • cognitivo – percepiamo come del tutto incontrollabili le circostanze continuamente mutevoli cui consegue una mancanza di controllo  
    • emotivo – sperimentiamo uno stato di disagio perché nonostante gli sforzi non possiamo variare l’andamento degli eventi per lo più negativi con conseguente mancanza di speranza 
    • motivazionale – non abbiamo più forza di scappare dalla situazione negativa che accettiamo passivamente avendo una mancanza di reazione.
Fig. 2 - impotenza appresa -
  • Rumore: ognuno di noi in ogni momento della giornata, particolarmente nel lavoro, valuta gli eventi ed esprime dei giudizi. Tale forma di parere contiene una sorta di misurazione il cui metodo di rilevamento è la mente stessa. Più persone possono stimare una stessa situazione in modo molto diverso. 

Quante volte nella vita ci è capitato di non essere d’accordo con un nostro amico a proposito di un’applicazione dello smartphone! 

Tra colleghi, spesso, abbiamo dato interpretazioni del tutto differenti dei comportamenti dei nostri clienti!

Sullo stesso oggetto, infine, ciascuno di noi, in tempi diversi ha espresso dei giudizi differenti! 

In tutte queste valutazioni c’è sempre un certo grado di errore.

Il rumore – come dice D. Kahnemann – è la variabile indesiderato e dilagante presente nei giudizi.

Facciamo un esempio: “l’economia nazionale è molto instabile”. Questa frase esprime un giudizio: una valutazione complessiva scaturita dall’integrazione informale di molte e varie informazioni. In ambito personale, sociale ed aziendale facciamo continuamente questo tipo di valutazioni che hanno ripercussioni sulla vita di ognuno di noi (Fig. 3).

I giudizi possono essere di due tipi:

    • predittivi – previsioni a breve termine che sono facilmente verificabili dai risultati raggiunti e quantizzatili 
    • valutativi –  difficilmente sono confrontabili con un valore reale oggettivo.
Fig. 3 - rumore -

Il giudizio si comporta come se fosse veramente il frutto di una modalità verificata e riproducibile di valutazione, ma ciò non è!

Due sono i motivi fondamentali: 

    • tante informazioni: ci portano verso la confusione e l’indecisione; preferiamo, invece considerane poche, non sempre solide e rappresentative e su questa base emettiamo giudizi;
    • non sappiamo di non sapere: per questo crediamo che quanto preso in considerazione sia sufficiente per dare un giudizio. 

Queste tre forme di mindset statico sono delle vere trappole, molto subdole, perchè difficilmente ne abbiamo piena consapevolezza!

Ti riconosci in qualcuno di questi mindset?

Come reagisci al cambiamento: aspetti che ti diventa chiaro ed improvviso oppure cerchi piccoli elementi – microdati – per reagire? 

Ti confronti con qualcuno oppure agisci da solo?

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